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''Fanfiction partecipante al contest 'All you need is Lemon' indetto su OPY da Lilian Potter.''
Faceva un caldo tremendo, un caldo di quelli che si trovavano raramente anche nelle Isole Estive. Sabo si era già liberato dei suoi tre strati di vestiti, aveva aperto la finestra e chiuso le persiane, ma non era sufficiente.
Ace lo trovò sdraiato sul pavimento, nel tentativo che le piastrelle della stanza da letto gli dessero un minimo di refrigerio.
«Ci voleva questo caldo a farti finalmente girare mezzo nudo?» lo prese in giro, ma si fece subito perdonare allungando verso di lui un lungo ghiacciolo al limone che aveva recuperato al bar.
L'occhiataccia che gli aveva lanciato Sabo si trasformò in un espressione sollevata. «Grazie!» Balzò in piedi per afferrarlo, prima di tornare immediatamente al fresco delle sue piastrelle. Avevano comprato anche dell'acqua, ma non potevano continuare a bere ogni cinque minuti.
Ace si accomodò invece sul bordo del letto, dando un piccolo morso al gelato che aveva preso per sé. Per colpa del caldo aveva iniziato a sciogliersi nel breve percorso dal bar alla stanza e liquido color cioccolato stava scivolando lungo il bastoncino e sulle sue dita. Poco male, le avrebbe succhiate dopo.
«Quanto dobbiamo aspettare?» domandò.
«Koala ha detto che sarebbe venuta a prendermi in serata, per tornare alla base.» Era così che chiamava il posto dove viveva, al contrario di Ace che definiva la Moby Dick 'casa'. «Sempre che ci arriviamo, in serata.»
A discapito del rischio di soffocamento, si era nuovamente sdraiato sulle piastrelle e teneva il ghiacciolo alzato sopra di lui, succhiandolo in ogni sua parte cercando inutilmente di evitare che si sciogliesse. Liquido trasparente al sapore di limone gli appiccicava le dita, scivolava oltre le labbra e gocciolava tra le guance e il mento, ma almeno serviva a dargli un sollievo temporaneo.
«Tu non soffri il caldo?» domandò. Ace non aveva dato gli stessi segni di sofferenza, anzi, era riuscito a mangiare, per pranzo, anche delle zuppe bollenti, un attimo prima di addormentarvisi sopra.
La domanda raggiunse Ace troppo tardi. «Come?» Era rimasto incantato a osservare il ghiacciolo fra le labbra di Sabo, il liquido che gliele rendeva lucide, ma la poesia era caduta nel momento in cui lui aveva deciso di morderlo e masticarlo prima che si sciogliesse del tutto. I morsi al pene non facevano parte delle sue fantasie.
«Dicevo, tu non hai caldo?»
«No, non soffro più né il caldo né il freddo da quanto ho mangiato il Frutto del Diavolo.» Era stata una risposta data con tono leggero, come se fosse una cosa senza importanza. Però Sabo ne rimase particolarmente colpito, al punto da alzarsi a sedere dal suo posto freddo. «Davvero?»
Ace annuì. «Be', vale solo per la temperatura» precisò. «In fondo sono fatto di fuoco, per cui suppongo che sia normale non riuscire più ad avvertire il calore. So creare quasi dei piccoli soli.» Sorrise soddisfatto: adorava il suo Imperatore di Fuoco. «Ma per il resto ho ancora sensibilità, come dovresti ben sapere.»
Si scambiarono un'occhiata divertita, poi Sabo tornò a dedicarsi al suo ghiacciolo, di cui era rimasto ormai solo il bastoncino di legno. Non aveva mai avuto occasione di mangiare un frutto del diavolo, per cui non aveva mai pensato alle conseguenze, che evidentemente non si limitavano solamente al non poter più nuotare. Anche se, in quel caso, forse erano più positive che altre.
«Peccato non essere in un'isola invernale, allora» commentò. «Lì saresti più utile.»
«Scusa tanto, la prossima volta mangerò un frutto ipotizzando i luoghi delle tue missioni future.» Ma era un tono divertito. In un attimo era in ginocchio a fianco a lui e gli posava il rimanente del suo gelato sul petto. «Però ora ti devi accontentare di questo.»
Sabo emise un lungo sospiro: qualunque cosa fredda sulla pelle era piacevole in quel momento, anche se era appiccicaticcia e il cioccolato sciolto gli scivolava lungo le linee dei muscoli.
«Puoi finirlo tu, se vuoi» gli disse Ace. In fondo lui aveva avuto un'abbondante pranzo e non aveva bisogno di refrigerio.
«Grazie.»
Ma le labbra di Sabo che tornarono a succhiare qualcosa alimentarono nuovamente le sue fantasie, accendendo il fuoco dentro di lui. Cercò di controllarsi scostando lo sguardo da lui, con la conclusione di passarlo sulla macchia dolce che aveva sul petto.
A quel punto non ce la fece più. Approfittando del fatto che fosse tornato a sdraiarsi si chinò su di lui per leccare il gelato dolce, il cioccolato che spiccava sulla sua pelle chiara e sudata. Un attimo dopo il respiro di Sabo si era fatto accelerato, ma non aveva dato alcun segno di spostarsi. Aveva solo smesso di mangiare.
Caldo. La pelle di Sabo era decisamente calda e sudata e non ci aveva messo molto a portare il gelato alla sua stessa temperatura. Quello che piaceva ad Ace però era il gusto, a metà fra il dolce e il salato, e soprattutto le sue labbra che mordevano e succhiavano quei muscoli tesi.
Ripensò alle labbra di Sabo attorno al ghiacciolo bianco e i suoi pantaloni si fecero, di nuovo, stretti. Alzò lo sguardo appena per vedere Sabo che faceva la medesima cosa col suo gelato al cioccolato, guardandolo con gli occhi spalancati e imploranti. A quel punto sapeva di non potersi più fermare, che era troppo tardi nonostante il caldo e nonostante Koala dovesse arrivare.
Si slacciò la cintura e la zip dei pantaloni, quel tanto che bastava. Poi fece la stessa cosa con Sabo, i jeans blu che erano appiccicati dal sudore alle sue gambe e non scivolavano con la facilità che avrebbero dovuto avere. Tutto questo senza staccare nemmeno un attimo gli occhi da quel gelato stretto fra le labbra di Sabo, il liquido che scendeva lungo il mento e che non vedeva l'ora di succhiare direttamente dalla sua pelle.
Aveva ancora le dita macchiate di gelato, per cui le succhiò un attimo, con evidente disappunto di Sabo, che aveva allargato le gambe per invitarlo. Non lo fece aspettare molto, perché era il primo a desiderarlo. E prima che il gelato si sciogliesse totalmente.
Quando finalmente lo penetrò poté tornare a chinarsi su di lui e baciarlo come si doveva. Adorava sentire le labbra di Sabo su di lui e la novità di quel sapore a metà fra il dolce del cioccolato e l'aspro del limone e si prese tutto il tempo per succhiare ogni singola goccia, le sue braccia saldamente premute ai lati della testa.
L'unica cosa che sperava era non addormentarsi proprio in quel momento, dato che era come se stesse mangiando. Ma stava mangiando Sabo e in quelle occasioni non l'aveva mai fatto. Sarebbe stato decisamente seccante. E decisamente il calore - un tipo diverso da quello temporale, uno che non si poteva scacciare con un ghiacciolo - che provava all'inguine lo manteneva sveglio.
Poi alzò la testa, pronto a dire a Sabo che il gelato sulle sue labbra era finito e che ne desiderava ancora, solo per accorgersi, infine, del caldo che Sabo stata provando. Il suo petto si alzava e abbassava a un ritmo accelerato, gli occhi erano lucidi e teneva la bocca socchiusa. Era soprattutto il sudore, che gli aveva appiccicato tutti i riccioli biondi e che gli scendeva copioso dalla fronte, però, che aveva dato a Ace la chiara impressione del caldo che doveva provare.
«Non fermarti» lo ammonì Sabo, con voce roca.
«C'è troppo caldo» rispose Ace.
«Non lo senti nemmeno.»
«Ma tu sì.»
Sabo aveva ancora il gelato, o meglio ciò che ne rimaneva, stretto in mano, per cui se lo passò immediatamente sulle labbra, per tentare un ultima disperata mossa per raffreddarsi. Proseguì oltre il mento e sul collo, lasciando dietro di sé una scia di cioccolata che Ace non vedeva l'ora di succhiare, mangiando e lasciandogli contemporaneamente i segni dei baci, ma che non osava fare.
«Fa caldo» ammise Sabo. «Fa molto caldo. Ma non fermarti.»
Se glielo chiedeva in quella maniera, con quella voce, con quelle labbra lucide e sporche di cioccolata, be', non poteva farlo. Si ripromise di cercare di tenere la sua personale temperatura sotto controllo, dato che tendeva ad aumentarla quando si sentiva eccitato, e spinse più a fondo, senza fermarsi più a riflettere.
Ciò non gli impedì di chinarsi a baciarlo, assaporando di nuovo il sapore della cioccolata, per poi seguirne le tracce lungo la piega del collo, che Sabo aveva allungato all'indietro per permettergli di leccare ogni singola traccia, e fermarsi sull'incavo della spalla e tornare indietro, sul lobo dell'orecchio e sull'attaccatura dei capelli.
«Certo che non stai facendo davvero nulla» ridacchiò. Non gli sarebbe dispiaciuto sentire le mani di Sabo su di se, sentire la sua bocca che gli succhiava la pelle, sentirlo muoversi sotto di sé. Ma sapeva già la ragione di quella calma.
«Fa troppo caldo.» Ciò nonostante, si sforzò di alzare la mano per avvicinarla a lui: anche quella era sporca di cioccolato ed era come se gli chiedesse di succhiargli anche quella. «Davvero troppo caldo» aggiunse, dimostrando che lui stesso avrebbe voluto essere in grado di muoversi come voleva.
«Allora chiama la polizia e i vigili del fuoco» rispose Ace divertito, parodiando una famosa canzone che la sua ciurma si divertiva a cantagli riferita al suo frutto del diavolo.
«Nah, mi piace» rise Sabo, lasciando che gli succhiasse le dita una a una e contemporaneamente passandogli il pollice sulle labbra, sporcandolo di cioccolata.
L'orgasmo arrivò quasi improvvisamente, quando era troppo concentrato su quelle mani su di lui, sull'essere finalmente toccato, e soprattutto sul modo in cui Sabo lo stava guardando, come stava guardando quelle labbra che avrebbe voluto baciare per provare ancora una volta la sensazione del cioccolato.
E fu un ultimo bacio quello che si concesse, per succhiare l'ultima traccia di gelato, prima di allontanarsi da Sabo per evitare di dargli altro calore. Sabo non si mosse, rimase fermo con le braccia e la gambe larghe, i pantaloni calati e il respiro che non riusciva a stabilizzarsi totalmente.
«Scusami» mormorò Ace.
«Non è necessario» replicò Sabo.
La sua mente pensava ancora alle labbra di Ace che gli succhiavano la cioccolata dal petto e al fatto che avrebbe voluto così tanto contribuire e partecipare, e succhiare e lasciare segni su quella pelle muscolosa, se solo non fosse stato così caldo. Forse avrebbe dovuto trascinarlo sotto la doccia, adesso, per sperare che l'acqua fredda gli desse sollievo e poter così ricambiare alle attenzioni che aveva avuto.
«È a me che dispiace...» disse allora. «Faceva davvero troppo caldo.»
Ed Ace ebbe la risposta perfetta. «Hot damn.»
NOTE: ovviamente la storia prende ispirazione dall'omonima canzone, che su tumblr è stata utilizzata in tutte le salse XD
Edited by Akemichan - 2/8/2015, 14:04
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Kieis~chan.
User deleted
waaaaa che meraviglia *_*!
Ok, questa fic mi è piaciuta tantissimo *^*! Forse a causa del caldo di questi giorni, capisco tremendamente Sabo...fa davvero troppo caldo XD..ma con Ace davanti penso che il caldo non mi avrebbe assolutamente bloccata u_u. Ma vebbè io sono io XD!
Devo ammettere che mi ha fatto strano vedere dopo tanto tempo un Ace attivo, ma non mi è affatto dispiaciuto! Anche se vorrei vedere anche un Sabo attivo ecco.
Insomma Akemicchi questa short mi è piaciuta troppissimo, brava *^*!. -
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Grazie mille del commento. Dai, dimmi che ti sto covertendo un pochino alla Ace/Sabo <3
Sì, credo che il caldo che c'è anche dalle mie parti in questi giorni mi abbia decisamente incoraggiato a scrivere questa storia, non ne posso più XD
Con Sabo mi piace il reverse, ma ho una leggera preferenza per Ace attivo. Capisco che dopo tante Marco/Ace faccia decisamente strano XD. -
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Recensione contenente il punteggio per il contest 'All you need is Lemon'
Finalmente sono qui! Perdona il ritardo!
Per prima cosa devo segnalarti che manca la dicitura: ''Fanfiction partecipante al contest 'All you need is Lemon' indetto su OPY da Lilian Potter.'' che era obbligatoria, ma ho comunque deciso di non penalizzarlo in nessun modo.
Iniziamo subito~
Originalità: 4.5/5
Naturalmente già il pairing di per sé, nel fandom italiano, è una scelta originale, ed è stato senz’altro interessante leggere come hai scelto di farli relazionare tra loro in quanto coppia includendo il rapporto fraterno che li lega e la conseguente familiarità. Apprezzata la scelta di non specificare un momento temporale all’interno del manga. Non è la prima volta che leggo di momenti erotici che coinvolgano ghiaccioli/gelati, ma non è neppure un tema di cui si abusa.
Gradimento personale: 2.5/5 punti
Questo pairing è stata una scoperta piacevole e accattivante, ho adorato le loro interazioni e il lieve umorismo che era possibile scorgere, e nel testo sono presenti varie chicche: una di cui ho goduto particolarmente è stato il confronto tra il modo di rapportarsi di Ace alla Moby Dick e quello di Sabo alla base. Un’altra ancora l’interruzione delle fantasie di Ace con l’allusione ai morsi. Apprezzo il tuo stile di scrittura, ma quello che ho trovato a tratti pesante è la ripetitività di alcune parole e di alcuni concetti/gesti; capisco l’importanza di valorizzare il caldo e i ghiaccioli come tema centrale, ma credo sarebbe stato possibile utilizzare più sinonimi e analizzarli cambiando la prospettiva. Inoltre c’è il discorso sulla lemon, ma quello lo approfondisco nel parametro di valutazione apposito.
Correttezza linguistica: 9/10
E qui ti porgo i miei più vividi complimenti, perché l’ho dovuta rileggere innumerevoli volte per trovare degli errori. Nulla di ciò che ho trovato si presta come elemento di disturbo alla lettura, e quindi quelle che segnalerò qui sotto sono unicamente piccole imperfezioni che sono evidentemente delle sviste o delle lievissime imprecisioni.
Ho trovato unicamente un errore di battitura [‘(…) stata provando(…)’ -> stava provando], alcune apostrofo mancate/erronee [un espressione; un’abbondante pranzo; un ultima disperata mossa], e delle lievi imprecisioni [‘(…)su di se(…)’ -> su di sé; ‘(…)era non addormentarsi(…)’ -> era di non addormentarsi; ‘(…)più positive che altre(…)’ -> più positive che altro o più positive di altre. ]
Insomma, in sintesi delle banalità sicuramente dovute alla distrazione. Ti rinnovo i miei complimenti, ottimo l’utilizzo della punteggiatura, lo stile e il lessico; per quest’ultimo t’invito unicamente a stare attenta alla ripetitività in alcuni casi.
Eccitabilità/Litri di bava persi: 5/20
Qui è necessario premettere che, essendo questo il criterio fondamentale del contest, nel giudizio della lemon sono di una severità estrema.
L’elemento seduzione è presente grazie all’utilizzo dei ghiaccioli come gioco erotico soft, alle fantasie di Ace, a lievi giochi di sguardi, alcune gestualità e ai baci dai gusti insoliti e inebrianti. Ed è proprio in questo che vanno i punti che ho assegnato, ma la cosa finisce qui. L’atto sessuale in sé non riveste un ruolo prioritario e di grande rilevanza come avrebbe dovuto essere secondo le indicazioni del contest, è infatti marginale e sembra posto lì unicamente per enfatizzare la scena di chiusura. Il tutto è riassumibile in un: si svestono, avviene la penetrazione, le spinte si possono percepire unicamente grazie al dialogo diretto tra i due e in una sola frase del testo, e poi arriva l’orgasmo. Fine.
È totalmente assente la componente descrittiva che permette al lettore di farsi coinvolgere e affascinare, di venir rapito dall’erotismo e dall’intensità della scena. Nessun preliminare di rilevanza, nessuna preparazione alla penetrazione (punto su cui si poteva giocare tranquillamente con i ghiaccioli) e che comunque è stata liquidata solo con una menzione, niente gemiti o ansimi, i movimenti appena percepibili; in sintesi nessun approfondimento di sorta, neppure nelle emozioni dell’orgasmo.
Per non essere fraintesa ci tengo a specificare che tutto ciò non significa che la pretesa era qualcosa di hard all’inverosimile, ma un minimo di passionalità sì.
L’elemento caldo gioca senz’altro un ruolo fondamentale ed è di un realismo estremamente apprezzato, infatti non c’è stata alcuna penalizzazione di sorta riguardo alla passività di Sabo che è totalmente giustificata e ben resa, la parte finale è una di quelle che preferisco, ma il caldo in sé avrebbe potuto assumere maggior importanza in una componente descrittiva durante l’atto sessuale in sé.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 punti
Su questo non credo sia necessario dilungarmi; era impossibile non darti il massimo, sono magnificamente IC. Ho adorato il loro modo di relazionarsi, l’umorismo velato che aleggia nei loro discorsi, la familiarità che condividono. Semplicemente splendido. Hai svolto un lavoro eccezionale nel descrivere il loro modo di relazionarsi nel rispetto delle loro personalità.
[BONUS] Rispetto del prompt/utilizzo frase: 1/1
Scelta: Giochini alimentari. Hai rispettato totalmente il prompt, valorizzandolo e adattandolo perfettamente a un contesto estivo con la scelta dei ghiaccioli.
PUNTEGGIO FINALE: 32/5o + 1
Commento finale: E siamo arrivate al commento finale! ^^ Prima di tutto di ringrazio per aver partecipato e per avermi quindi concesso di leggere questo scritto: come pensavo la Sabo/Ace e io abbiamo un futuro ** Mi dispiace se forse sono risultata eccessivamente dura nel giudizio della lemon, ma trattandosi di un punto saliente non potevo proprio fare altrimenti. Tuttavia mi complimento ancora con te per la relazione che hai creato tra i due! : D
Grazie e a presto,
Lily ^^. -
.Finalmente sono qui! Perdona il ritardo!
Per prima cosa devo segnalarti che manca la dicitura: ''Fanfiction partecipante al contest 'All you need is Lemon' indetto su OPY da Lilian Potter.'' che era obbligatoria, ma ho comunque deciso di non penalizzarlo in nessun modo.
Oddio, scusa, me ne sono proprio dimenticata! Ho pubblicato all'ultimo e questo è stato il risultato, prutroppo, rimedio subito! Non riuscirò ad infilarlo nel sottotitolo del topic, però, purtroppo...CITAZIONEApprezzo il tuo stile di scrittura, ma quello che ho trovato a tratti pesante è la ripetitività di alcune parole e di alcuni concetti/gesti; capisco l’importanza di valorizzare il caldo e i ghiaccioli come tema centrale, ma credo sarebbe stato possibile utilizzare più sinonimi e analizzarli cambiando la prospettiva.
Riguardo all'uso di sinonimi, a dire la verità io preferisco non usarli ma piuttosto ripetere la parola. Certo hai ragione quando dici che non bisogna abusarne, ma di recente sono in una fase per cui, al contrario, inserire un sinonimo per non ripetere la parola troppo ravvicinata causa effetto di straniamento, perché pare si stia parlando di due cose diverse (accade soprattutto con le persone, quando si passa dal nome al colore dei capelli al suo lavoro... è una cosa fastidiosissima XD)
Rileggerò comunque la storia per vedere se non avessi esagerato con la ripetizione dello stesso concetto. (:CITAZIONEL’elemento seduzione è presente grazie all’utilizzo dei ghiaccioli come gioco erotico soft, alle fantasie di Ace, a lievi giochi di sguardi, alcune gestualità e ai baci dai gusti insoliti e inebrianti. Ed è proprio in questo che vanno i punti che ho assegnato, ma la cosa finisce qui. L’atto sessuale in sé non riveste un ruolo prioritario e di grande rilevanza come avrebbe dovuto essere secondo le indicazioni del contest, è infatti marginale e sembra posto lì unicamente per enfatizzare la scena di chiusura. Il tutto è riassumibile in un: si svestono, avviene la penetrazione, le spinte si possono percepire unicamente grazie al dialogo diretto tra i due e in una sola frase del testo, e poi arriva l’orgasmo. Fine.
Qui credo che la "colpa" si devva attribuire più che altro al fatto che su questi due io ho scritto tantissime flash erotiche. Saranno tipo una decina, minimo. E dopo un po' - dato che alla fine l'atto sessuale quello è - la fantasia cala, per cui pian piano sto cercando di sperimentare nuova cose, facendo capire che sì, stano facendo sesso, ma senza dedicare così tanto tempo a descrivere esattamente cosa sta succedendo, ma piuttosto concentrarmi su altri tipi di momenti e situazioni.
In questo caso, appunto, approfittando del prompt ho preferito dedicarmi unicamente all'aspetto del cibo, prima come semplice fantasia da parte di Ace e poi a livello più fisico, quindi se è solo quello che hai percepito è perché di fatto è solo quello su cui mi sono concentrata XD Probabilmente se avessi avuto più tempo e un po' più di ispirazione sarei riuscita ad allungare un po' anche la parte riguardante l'orgasmo, ma dato che appunto di orgasmi di Ace ne ho già descritti parecchi ho spostato la mia attenzione su altro, e pensavo potesse comunque valere come lemon. Capisco però che tu, non avendo letto nient'altro delle mie scorse storie, l'abbia trovata un pochino monca da questo punto di vista.CITAZIONECommento finale: E siamo arrivate al commento finale! ^^ Prima di tutto di ringrazio per aver partecipato e per avermi quindi concesso di leggere questo scritto: come pensavo la Sabo/Ace e io abbiamo un futuro ** Mi dispiace se forse sono risultata eccessivamente dura nel giudizio della lemon, ma trattandosi di un punto saliente non potevo proprio fare altrimenti. Tuttavia mi complimento ancora con te per la relazione che hai creato tra i due! : D
No, ma figurati, è sempre un piacere quando si incontra un giudice che lascia giudizi accurati e precisi, quindi grazie a te per l'impegno, spero di partecipare ad altri tuoi contest. Mi fa però piacere che la coppia ti abbia convinta *O* E spero ti capiterà di leggere qualcos'altro di mio su di loro in futuro. (:.
Too hot, hot damnRating rosso, lemon |
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